Se il disturbo parte dai piedi…
Un mal di schiena cronico, la presenza di un’ernia, l’alluce valgo o un dolore alle ginocchia a volte possono essere i segnali di uno scorretto funzionamento dei piedi. Pochi, però, sanno che c’è uno specialista indicato per verificare di cosa si tratta e per agire sulle cause biomeccaniche e/o posturali che sono all’origine del dolore ( e non solo sul sintomo, quindi ) che è il Podoiatra / Podologo specializzato in biomeccanica e posturologia. Vediamo allora quali sono i problemi funzionali del piede e che ripercussioni possono avere sulla salute partendo dai segnali messi in atto dall’organismo.
L’importanza dei piedi
I nostri piedi sono, innanzitutto, il mezzo di sostegno dell’intero organismo, di cui reggono il peso, ma sono anche il mezzo di locomozione venendo utilizzati per muoversi, per giocare, fare sport, insomma, per svolgere funzioni importantissime per l’essere umano. In alcuni casi, però, i piedi non sono messi in condizione di compiere questa loro attività in modo corretto e provocano dei disturbi di diverso tipo che devono essere valutati da uno specialista adeguato come il podologo posturologo. Una gamba, per esempio, può essere più lunga dell’altra e, quindi, il piede metterà in atto meccanismi di correzione della postura che lo porteranno “a rovesciarsi” verso l’interno. In questo caso il problema podalico è adattativo, cioè il piede adatta la sua posizione e il suo movimento per cercare di abbassare tutta la gamba. In altri casi, invece, il problema podalico è causativo, cioè genetico o provocato da sport asimmetrici come il calcio, per esempio. Se, infatti, un calciatore utilizza il piede destro per calciare la palla e il sinistro di appoggio, creerà così delle catene muscolari completamente diversificate l’una rispetto all’altra e gli stessi piedi, di conseguenza, si differenzieranno morfologicamente e funzionalmente l’uno rispetto all’altro. Capire bene la differenza tra problematiche adattative e causative è fondamentale per decidere se e come intervenire nella correzione del piede, perché nel primo caso il rischio è di provocare una disfunzione, dato che il piede stesso si è adattato per svolgere correttamente la sua funzione, mentre nel secondo caso è importante intervenire per ristabilirne il giusto equilibrio e la corretta funzionalità. Insomma, per tutti questi motivi lo specialista in grado di indagare sulle cause biomeccaniche della problematica in modo globale e di intervenire nel modo più corretto ed efficace dopo una attenta valutazione clinica è il Podoiatra / Podologo specialista in posturologia e biomeccanica integrate. Questo specialista, infatti, non agisce esclusivamente sui sintomi come, purtroppo, spesso accade (per esempio, se si ha male ad un distretto come il ginocchio, è consuetudine generalizzata prescrivere solo medicinali antinfiammatori per far passare il sintomo “dolore”). Il Podoiatra / Podologo posturologo, invece, prende in considerazione anche le possibili cause meccaniche e/o posturali e ricerca e prescrive le cure ortesiche e fisioterapiche adatte a fare in modo che il disturbo non si ripresenti, predisponendo, per esempio, degli obiettivi generali di rieducazione motoria (vedi dopo).
Non trascurare i segnali del corpo
Una regola fondamentale, valida sempre in medicina, è quella di non trascurare mai i segnali che il corpo invia. Anche per i piedi vale lo stesso, anche se spesso sembrano problemi banali. Se i piedi sono piatti oppure se si forma un’unghia incarnita è dovuto sicuramente a un motivo. Per esempio, questi disturbi possono significare che il piede appoggia male al suolo. Quello che è importante, quindi, è tenere presente che non si deve semplicemente rimuovere la manifestazione del disturbo, perché altrimenti questo si riformerà, ma indagarne la causa e correggere questa.
Ogni sintomo, un problema
I segnali che il corpo invia che possono essere ricondotti ad uno scorretto funzionamento legato ai piedi sono diversi e, in linea di massima, possono essere:
- Gonalgia (dolore alle ginocchia): può essere provocata, per esempio, da problemi di eccesso di eversione (movimento verso l’esterno) del retropiede correlati ad un eccesso di torsione delle ossa della gamba (tibia).
- Pubalgia (dolore che parte dall’inguine e si irradia nella parte interna della coscia): può essere legata, per esempio, a un problema di piedi disarmonici, che poggiano a terra in modo differente e asimmetrico e vanno a condizionare le catene muscolari delle gambe che partono dal piede.
- Tendinite (infiammazione del tendine): è un dolore che può essere provocato da un qualsiasi problema legato al piede, dal piede piatto a quello cavo, fino all’alluce valgo e quant’altro. Inoltre, anche se pare strano, può essere riconducibile a un problema del piede non solo una tendinite alle gambe, ma, a volte, addirittura anche una tendinite alle braccia o un dolore alle spalle.
- Alluce valgo (progressiva deviazione della prima articolazione metatarso-falangea del piede): può essere causato, per esempio, da una sindrome iperpronatoria, cioè il piede che cade in dentro e che innesca gravi squilibri articolari e muscolari.
- Dita a martello (cioè dita che si deviano): possono essere provocate da squilibri a carico dei muscoli flessori (che sono i muscoli che muovono le giunture) del piede che, a loro volta, innescano mialgie (dolori muscolari) agli arti visto che dal piede partono tutte le catene muscolari e tutto il sistema risulta correlato.
- Dolori lombari e sciatalgia (mal di schiena che si può irradiare lungo la gamba): possono essere provocati, per esempio, da una antepulsione del corpo rispetto ai piedi, cioè la persona tende a “cadere in avanti”, quindi tutto il carico è sulla parte anteriore dei piedi e i muscoli posteriori “tirano” costantemente la persona indietro creando come dei crampi lombari.
- Ernia: se non è dovuta ad uno sforzo eccessivo o all’età, può essere il segnale di una eterometria, cioè di una gamba più corta dell’altra.
- Ipercheratosi (cioè calli e duroni della pianta): sono sempre dovuti a squilibri pressori o statici o dinamici sia di tutto il corpo sia dei singoli piedi.
La visita
La visita dallo specialista Podoiatra / Podologo posturologo si svolge attraverso un esame clinico obiettivo e con l’esecuzione di alcuni test che hanno lo scopo di valutare la funzionalità del sistema articolare e muscolare del piede. Una radiografia, per esempio, non è sufficiente a stabilire la problematica del piede, perché è statica e permette di osservare solo difetti di posizionamento delle ossa, ma dice poco a livello funzionale. Per vedere se esiste una problematica funzionale, infatti, è necessario osservare e studiare il movimento dei piedi e non solo i piedi da fermi. Per raggiungere questo obiettivo, lo specialista si avvale anche di attrezzature specifiche, quali:
- La pedana baropodometrica, che consente di misurare la quantità di carico esercitata su ciascun punto d’appoggio del piede e il tempo in cui questa pressione viene esercitata in ciascuna fase del passo.
- La tavola propriocettiva dinamica, una pedana che consente la valutazione dell’equilibrio. Si tratta di una evoluzione dell’esame stabilometrico, perché, mentre la pedana stabilometrica è statica e l’esame avviene sui due piedi fermi, quest’altra si muove basculando e traslando in continuazione permettendo, così, di valutare che tipo di strategie motorie la persona, che deve stare in equilibrio su un piede solo durante i test, mette in atto per mantenere l’equilibrio.
- Lo spinalmouse, uno strumento che permette di osservare la funzionalità della colonna vertebrale e di verificare la presenza di blocchi o disturbi dei vari movimenti che la riguardano o situazioni morfologiche come la iperlordosi, per esempio, cioè un eccessivo incurvamento della zona lombare, senza dover ricorrere immediatamente alle radiografie.
In ogni caso si tratta di esami non invasivi che permettono allo specialista, al termine della visita, di stabilire o scartare una eventuale causa biomeccanica o posturale del disturbo e, soprattutto, di essere in grado di mettere in atto il trattamento più opportuno in base alle caratteristiche personali del disturbo di ciascuno.
I trattamenti
E’ importante che i trattamenti relativi ai piedi siano personalizzati. I piedi non sono identici da persona a persona, quindi, i trattamenti standard non sono efficaci. I trattamenti utilizzati dal Podoiatra / Podologo posturologo per correggere il disturbo possono essere:
- Terapie ortesiche: consistono nella ideazione e relativa costruzione di un dispositivo medico plantare su misura adattabile e modificabile in base alle esigenze e al disturbo della persona, alle varie calzature e alle varie attività (per esempio, un calciatore avrà un dispositivo ortesico di un certo tipo per giocare a calcio e un altro diverso per passeggiare e, allo stesso modo, se una donna deve mettersi delle scarpe eleganti avrà un dispositivo plantare diverso da quando si mette quelle più comode). Molto spesso questi dispositivi ortesici plantari vengono confusi con i “plantari”, che sono, invece, semplici dispositivi standard o semistandard che vengono appena adattati alla persona. ( Approfondisci su www.podomedica.it )
- Cure riabilitative: in collaborazione con fisiatri e fisioterapisti in caso di malattie oppure con i preparatori atletici in caso di sportivi, si progettano e prescrivono trattamenti riabilitativi fisioterapici per riequilibrare settori e/o catene muscolari che risultano squilibrate.
- Trattamenti farmacologici: vengono utilizzati degli antinfiammatori di tipo topico, cioè locale, come creme farmacologiche a base di aliamidi, un principio attivo che agisce in modo efficace sui mastociti (cellule che fanno parte del sistema naturale di difesa dell’organismo).
- Chirurgia: Il Podoiatra, in Italia si avvale della figura dell’ortopedico specializzato nella chirurgia del piede e quando ritiene necessario, consigliera’ l’intervento. ( approfondisci su www.podochirurgia.it )